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Opera di Flavio Lappo |
La
Filosofia sa essere lungimirante, chi ne diventa amico acquisisce una
forma mentis per esaminare la realtà e le persone in modo
multiprospettico, ma soprattutto non si ferma ad osservare al di qua
del proprio naso. Il filosofo deve andare oltre. Ricordando anche
l'uomo di Nietzsche, non si può fermare al di qua del ponte, ma
sfuggendo all'abbaglio agli ammiccamenti può superare se stesso e
liberarsi di ciò che lo blocca nella mediocrità.
Questo
suggerimento lo si può applicare alla quotidianità e in una
rinnovata visione olistica di ciò che ci circonda possiamo diventare
capaci di non farci prevaricare, a partire dalle piccole cose. Per
applicare concretamente questi suggerimenti, mi lancio in una nuova
avventura di filosofia pratica.
Un
supermercato vicino a casa mia ha da qualche mese introdotto le casse
automatiche, ora siamo nel momento del collaudo e i cassieri vacanti
aiutano chi si avventura nel nuovo sistema di spesa fai da te, ma poi
quei cassieri che faranno? Aumenteranno la schiera dei disoccupati?
Mi sono chiesta, e da quell'istante è iniziata la mia protesta: mi
rifiuto nella maniera più categorica di pagare attraverso le nuove
casse! Non accetto questa imposizione anche al supermercato.
Mi è capitato che un cassiere mi invita ad accomodarmi presso il marchingegno ed io: "C'è uno sconto?" e al suo sguardo interrogativo ribatto: "Fate lavorare i clienti senza un compenso, io uso le casse tradizionali".
Qualche cliente della mia fila ha abbozzato un breve sorriso, mentre gli altri, quelli carpiti dalle casse elettroniche, hanno continuato come se nulla fosse. Ecco, il problema di noi italiani credo sia questo: lamentarsi in privato e poi tacere quando è il momento di difendersi.
Mi è capitato che un cassiere mi invita ad accomodarmi presso il marchingegno ed io: "C'è uno sconto?" e al suo sguardo interrogativo ribatto: "Fate lavorare i clienti senza un compenso, io uso le casse tradizionali".
Qualche cliente della mia fila ha abbozzato un breve sorriso, mentre gli altri, quelli carpiti dalle casse elettroniche, hanno continuato come se nulla fosse. Ecco, il problema di noi italiani credo sia questo: lamentarsi in privato e poi tacere quando è il momento di difendersi.
Ma
la riflessione non finisce qui e lo sguardo del filosofo, quello che
mi hanno insegnato i grandi a partire da Socrate, va oltre il piccolo
abuso quotidiano e si spinge a considerazioni più profonde che
interessano l'intero Paese. Le casse elettroniche sono un bel
risparmio per la catena del supermercato, una volta ammortizzate le
spese di acquisto possono eliminare il costo di qualche cassiere, ma
creano nuovi disoccupati che non potranno più fare la spesa: il
risparmio è solo apparente.
Questo modo di procedere è tipico del sistema ultra-liberista e improntato all'automatizzazione, certo non ci vuole un economista per ricordarcelo, ma crea una falla difficilmente controllabile e porterà meno introiti al supermercato. Il ragionamento è troppo stravagante? Forse per chi è digiuno di una sana filosofia la risposta è sì.Non ho fatto nessuna straordinaria scoperta, ma ho voluto mettere in luce la punta dell'iceberg sapendo bene che ciò avviene in tutti i campi dell'economia.
Questo modo di procedere è tipico del sistema ultra-liberista e improntato all'automatizzazione, certo non ci vuole un economista per ricordarcelo, ma crea una falla difficilmente controllabile e porterà meno introiti al supermercato. Il ragionamento è troppo stravagante? Forse per chi è digiuno di una sana filosofia la risposta è sì.Non ho fatto nessuna straordinaria scoperta, ma ho voluto mettere in luce la punta dell'iceberg sapendo bene che ciò avviene in tutti i campi dell'economia.
Maria
Giovanna Farina