Una
donna di sessantuno anni dona il proprio corpo per far nascere un
bambino da donare al proprio figlio gay: torna in primo piano il tema
dell'utero in affitto che ancora una volta dicotomizza la destra e la
sinistra. Basta con queste prese di posizione che sono un attentato
al vivere civile e non aiutano la convivenza! È sufficiente un
pizzico di ragione e di sensibilità verso i bambini per dissentire
dalla pratica dell'affitto dell'utero. Anni e anni di pedagogia e
psicologia ci insegnano l’importanza della figura materna che a
volte, è vero, può essere una persona negativa, pensiamo a Melania
Klein e alla sua teoria della mamma buona e cattiva: la mamma non è
sempre disponibile e il neonato si crea un senso di realtà
comprendendo che c’è il buono e il cattivo, questo è ciò che
serve alla crescita. Ma deprivare a priori un essere vivente della
mamma è un gesto che non possiamo permettere. Credo si possa trovare
un punto di unione tra credenti, atei e agnostici e su questo punto
desidero una presa di posizione delle donne unite in una battaglia in
difesa dell'infanzia al di là del proprio credo. Si può dialogare
anche su questo argomento. Ricordo infine che ci sono tanti bambini
da adottare capaci di diventare figli da amare anche se non generati
con i propri semi.
Maria
Giovanna Farina
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