Gli stupratori sono vigliacchi

VIOLENZE E SENTENZE



Le violenze sessuali nei confronti delle donne sono raddoppiate. C’è da chiedersi quale sia il motivo e imputare tale fenomeno alla facile impunità dà da pensare. Naturalmente bisogna sempre aspettare di leggere le motivazioni di tante discutibili sentenze, ma anche queste, si sa, hanno immancabilmente un loro motivo di validità ed è per questo che esistono gli avvocati. Tralasciando certi particolari è però un dato di fatto che le donne uccise e violentate non siano sufficientemente tutelate.
Recentemente le pene per avere ucciso la propria compagna sono state dimezzate agli imputati a causa del loro comprensibile turbato stato emotivo. Tutto ciò in odore del passato delitto d’onore. In questi giorni la Cassazione ha inaspettatamente annullato l’assoluzione per due violentatori ritenendo inammissibile la motivazione che li aveva portati al proscioglimento: la vittima non era sufficientemente appetibile per essere violentata. Sentenza questa che oltre a rappresentare una totale mancanza di sensibilità nei confronti della donna denota un’abissale ignoranza in campo sessuale. Probabilmente a chi ha emesso tale inammissibile sentenza è sfuggito che spesso sono proprio le donne con problemi fisici e mentali, anche solo temporanei, ad essere più facilmente aggredite sessualmente poiché il comune denominatore degli stupratori è la vigliaccheria. Per non parlare degli stupri post mortem e della infinita varietà di rapporti sessuali strappati nei modi più crudeli e svariati. Penso che sentenze assolutorie del genere non dovrebbero neppure essere immaginate e vederle addirittura deliberate indica che forse nella magistratura operano persone non in grado di svolgere il lavoro per il quale sono pagate. Un non tanto velato ritorno al Medioevo aleggia sulle nostre teste e di questo passo non mi stupirei se qualche, a proprio giudizio, irreprensibile giudice emettesse sentenza di stregoneria nei confronti di una vittima di stupro. 
Max Bonfanti, filosofo analista

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