Ritorno ad una vita a misura d'uomo





Ho letto l'articolo Mi sento in gabbia che condivido.
Tutto il mondo occidentale è stato rovinato dalla nostra frenesia di guadagno e dallo sfruttamento indiscriminato delle risorse, delle persone, degli animali, dell’acqua, della terra.
Così succede che produciamo più di quanto consumiamo con spreco inverosimile lasciando milioni di persone affamate. E abbiamo dovuto inventarci il BIO per dare una parvenza di mangiare qualcosa di SANO, ma sano non lo è neppure il biologico per ovvie ragioni che però è diventato un business e fonte di ulteriore guadagno.
Il tutto perché la terra non è più coltivata dal contadino, gli animali allevati non più dal fattore... l’industria ha soppiantato il contadino e il fattore e per giustificare i costi ha bisogno di produzione massiva. Non produciamo di più perché ci sono più persone da sfamare, ma produciamo di più per far guadagnare le multinazionali.
C’è davvero bisogno di tutta questa merce? Basta guardare la quantità di merce esposta al supermercato. Per me non è una questione di diventare vegano, vegetariano o onnivoro, ma ribaltare il capitalismo e creare una società basata sul rispetto delle risorse, delle persone, degli animali, dell’acqua, della terra.
Quante malattie sono legate al troppo cibo che mangiamo? Come è possibile che ci sono infinite informazioni su cosa non dobbiamo mangiare per stare meglio? I centenari che esistono al mondo mangiano solo l’essenziale per il proprio corpo. L’esagerazione come lo sfruttamento sono frutto del benessere: possiamo davvero chiamarlo così?
Silvia Botti



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