BLOG DELLA RIVISTA FONDATA DA MARIA GIOVANNA FARINA NEL 2010
Il tempo è adesso
Acrilico su tela di Flavio Lappo
Pian
piano le vacanze volgono al termine un po' per tutti. Chi passa, o è
passato, da Roma può incontrare un monumento filosofico: la colonna
di Marco Aurelio innalzata per celebrare, dopo la sua morte, le
vittorie dell'imperatore romano Marco Aurelio (121-180). La colonna
alta circa trenta metri, fu posta in una piazza corrispondente
all'odierna piazza Colonna dove ha sede Palazzo Chigi. Il monumento è
coperto di bassorilievi che rappresentano scene delle battaglie di
Marco Aurelio, l'imperatore filosofo costretto dal suo incarico a
governare e a diventare guerriero: tutto a discapito della tanto
amata filosofia di cui prediligeva lo Stoicismo fautore di una vita
austera. Portò comunque avanti la sua missione cercando di
migliorare la vita dei cittadini e degli schiavi. La Colonna ci
ricorda lui e in particolare desidero soffermarmi su un suo scritto
considerato un testamento spirituale: “Dialoghi
con se stesso”, dove rende onore a
tutti coloro che gli sono vissuti accanto, anche ad un amico quando
gli insegnò che “parlando o
scrivendo una lettera a qualcuno, non dire spesso e senza una ragione
stringente -non ho tempo-”. Non ho
tempo, è un'affermazione molto diffusa anche oggi, non è una novità
della vita contemporanea, è un escamotage,
un modo per sfuggire dagli obblighi e pensare solo a se stessi. Ai
tempi dei Romani la vita aveva sicuramente dei ritmi più a misura
d'uomo rispetto ai nostri, questo ci fa comprendere che la frase è
una scusa che non va mai fuori moda. Dire non ho tempo non ha
significato se non si completa con coraggio la frase dicendo: “Non
ho tempo per te”. Esiste uno spazio che noi riempiamo di fatti ed
avvenimenti seguendo un ordine di priorità (viene prima il tempo per
il lavoro rispetto a quello per fare la spesa), se affermiamo di non
avere tempo, implicitamente poniamo l'interlocutore in una posizione
svalutativa, è come se gli dicessimo: “Tu vali meno di qualcun
altro, per te non ho spazio”. Figuriamoci se questa affermazione è
indirizzata ad un figlio o ad una persona cara. Perciò non scordiamo
un filosofo che dette valore “all'avere tempo”, non scordiamo che
il tempo è adesso, rimandare significa perdere il momento attuale
senza offrire la nostra attenzione a chi amiamo in cambio di un
incerto domani in cui, forse, non avremo ancora tempo!
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