Intervista a Marinella Gagliardi


Burrasca per tre, storia d’amore e thriller, è ambientato ai nostri giorni in un piccolo incantevole borgo ligure. La protagonista è Emma, una scrittrice in cerca di tranquillità, e di una casa editrice che pubblichi il suo ultimo romanzo, l’avventura di suo nonno, un ragazzo del ’99, nella prima guerra mondiale. Emma, dopo un momento idilliaco, per un nuovo, inaspettato amore, si trova coinvolta in eventi del tutto imprevisti... un romanzo quello di Marinella che lascia con il fiato sospeso e che si legge con entusiasmo, felici di proseguire la lettura. Ma per saperne di più ho posto qualche domanda all'autrice.





Nel tuo ultimo romanzo “Burrasca per tre” (Ed. Golem) mescoli amore e thriller, come stanno insieme questi due aspetti?
Questi due aspetti coesistono nel senso che, dopo una prima fase di innamoramento, la vicenda si tinge di giallo: Emma, la protagonista, una scrittrice, è coinvolta casualmente in una serie di eventi tumultuosi e ricchi di suspense. Avrebbe voluto vivere tranquillamente e in isolamento nella sua nuova abitazione sul mare, la casa che ha appena ha ereditato in un pittoresco borgo ligure, e invece la sorte gioca con lei coinvolgendola in situazioni del tutto inattese . 
Burrasca una parola che riporta al mare, elemento da te molto amato, ma allo stesso tempo alla nostra interiorità. Coesistono nel libro queste due burrasche?
Si, questa è un'altra caratteristica del romanzo ma vediamo anche la terza burrasca, vissuta da Nino. È vero, il mare è molto amato da me ma questa volta non lo racconto io in prima persona tramite le mie avventure: in questo romanzo, come suggerisci tu, la burrasca deve essere intesa sia in senso reale che in senso metaforico, infatti una forte mareggiata si abbatte sul borgo nel quale vive Emma, che già deve affrontare un momento interiormente burrascoso. Lo stesso vale per Dali, il protagonista maschile, personaggio misterioso, del quale Emma si innamora: un uomo  affascinante e sfuggente. 
C'è da tener presente che nel corso della narrazione gioca molto l'effetto sorpresa e quindi a volte i fatti sono ben diversi da come sembra che siano. 
La terza burrasca è vissuta da Nino, nonno di Emma, che l'ha cresciuta: la protagonista ha raccontato in un romanzo la rocambolesca avventura di Nino negli ultimi due anni della Prima Guerra Mondiale, e attende con ansia che la contatti una casa editrice per pubblicarglielo. La storia è reale in quanto si tratta del diario che mi ha lasciato scritto mio padre a proposito della sua avventura al fronte, sui monti, come ragazzo del 99: questo libro si presenta quindi come un romanzo nel romanzo, in quanto ogni tanto si inseriscono brani della storia scritta da Emma. E non mancano anche toni autobiografici, sono infatti messe in luce le ansie e le preoccupazioni che agitano gli autori una volta che hanno terminato un'opera e sono in attesa di un editore. 
I diari del nonno di Emma, la protagonista, esistono o sono pura invenzione letteraria?
Ho riportato parola per parola quanto ha scritto mio padre in un fascicolo dal titolo 'Le avventure di un ragazzo del 99': gli avevo promesso che prima o poi avrei raccontato la sua storia che ritenevo  affascinante, e ho mantenuto la mia promessa. È stato estremamente emozionante scrivere sulla scorta delle sue parole che erano lì accanto a me durante la stesura del romanzo come se ci fosse stato ancora lui a dettarmele una per una. Spero di essere riuscita a trasmettere l'emozione che ho provato! Ma prima di tutto quelle provate da quel ragazzo diciottenne mandato allo sbaraglio al fronte! 
Quanto è importante tenere un diario?
Il diario è la memoria storica di una persona... quanti momenti, dati importanti, situazioni ci sfuggono e si dimenticano, dunque fissiamoli, pronti a recuperarli quanto ci servono o ci interessa di rispolverarli. 
Il tuo romanzo contiene tanti ingredienti davvero accattivanti, al di là di ciò perché dovremmo leggerlo?
Per emozionarsi con vicende, anche reali, ricche di suspense e di colpi di scena.


con l'editore al Book Pride di Genova


Nessun commento:

Posta un commento