Il nuovo anno porta
con sé un desiderio di rinascita. L'abitudine, troppo spesso
esagerata e pericolosa, di salutare il nuovo anno abbandonando il
vecchio con fuochi e petardi indica il voler guardare al futuro
lasciando il passato. Dal nuovo anno ci aspettiamo in generale
qualcosa di meglio, che la nostra vita prenda finalmente la piega che
stiamo aspettando da molto...ma botti e grandi abbuffate rischiano di
vanificare tutto. Con ciò non sto affermando di eliminare le feste
con gli amici, giammai! Ma solo di non perdere di vista l'aspetto più
interiore del nuovo che ci attende e del nostro riporre fiducia in
quelle presunte e speranzose occasioni che ci capiteranno. È anche
vero che all'ultimo dell'anno ci si vuole liberare di quelle cose che
ci hanno appesantito la vita: per tutti questi aspetti il nuovo anno
può diventare un'opportunità interessante, ma in certi casi il
nuovo può farci paura. La crisi economica che fa sentire la sua coda, le previsioni di nuove
difficoltà e le sensazioni negative che accompagnano tutto ciò
possono crearci sfiducia nel futuro e allora, senza eliminare la
tradizione, non limitiamoci ad esempio a mangiar lenticchie per il
loro significato popolare del portare guadagni, ma mangiamole
pensando a quanto fanno bene (contengono sali minerali, vitamine,
pochissimi grassi e proteine), creano allegria se accompagnate da un
buon bicchiere di spumante e qualche stella filante sul lampadario
del salotto: il tutto in compagnia del vostro compagno, marito,
fidanzato, un'amica sincera... tanti amici o chi volete. Così ci
prepariamo per il nuovo anno liberandoci anche dai luoghi comuni e
quindi più propensi a cogliere le occasioni nuove.
Buon 2020 a tutti e
che sia l'anno della rinascita per ognuno!
Maria Giovanna Farina
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