Capita che le
persone si mostrino disponibili, promettano aiuto e appoggio, poi nel
momento del bisogno si rivelino completamente all’opposto. In
questi casi dobbiamo superare la tentazione di essere generalisti e
di fare di tutta l’erba un fascio. È vero, può accadere, ma a
volte siamo noi a credere che “tanto sarà sempre le stessa cosa”,
che non troveremo mai qualcuno su cui contare veramente. Questo modo
di pensare è provocato da tre fattori principali, conoscerli ci
aiuta a superare le difficoltà.
Il pessimismo.
È legato a come siamo cresciuti e a come ci hanno educati, ma anche
a qualcosa di più intimo, altrimenti sarebbe difficile spiegare come
alcune persone, nonostante una vita ricca di eventi spiacevoli e
difficoltà di ogni tipo, continuino a conservare un certo grado di
ottimismo. L’ottimismo,
e non l’incoscienza, aiuta a credere che prima o poi una persona
seria la incontreremo. Per
Aristotele il giusto mezzo ci rende felici e ciò possiamo applicarlo
anche nel considerare senza eccessi le diverse situazioni.
La bassa
considerazione di sé
inibisce i rapporti con gli altri. Ecco un caso che può essere
capitato a noi o lo abbiamo notato come comportamento altrui: una
nuova conoscenza ci invita a casa sua, organizza una cena in
compagnia anche di altre persone e ci dimostra di avere piacere della
nostra presenza. Se siamo mossi dalla convinzione di non meritarci la
sua amicizia, quando ci congediamo tendiamo a ringraziare
esageratamente o a addirittura chiedere scusa per il presunto
disturbo arrecato. E ripetiamo le stesse parole ogni volta. È bene
tener presente che la scarsa considerazione di sé induce in
comportamenti che possono essere mal interpretati.
Si finisce così
nella “superstizione”,
nella convinzione di avere il marchio del non essere meritevoli.
Pensiamo che ci capiterà sempre la stessa situazione negativa come
se fossimo predestinati. Ma non è così. Per uscire da questa
condizione e migliorare l’opinione di noi stessi bisogna desiderare
fortemente un cambiamento: abbandoniamoci per un istante agli altri e
godiamoci l'invito a cena senza troppo ringraziare. E qualcosa
cambierà!
Maria Giovanna
Farina
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