NOI E I NOSTRI ANIMALI


È frase comune dire -chi non ha animali non può capire-, ma è anche assoluta verità.
Di fronte allo stupore delle amiche che quando mi sentono dire –oggi è la quinta volta che lavo il pavimento- inorridiscono, io mi dico e dico loro che in cambio il mio cane( il pavimento lo lavo per lui che entra ed esce mille volte al giorno dal giardino in casa), mi da molto, molto di più. Ma, appunto, bisogna provare per capire. E quanto sia importante vivere con un animale non tocca a me dirlo, ci sono studi, trattati, fascicoli interi che dimostrano quanto un animale faccia bene a ognuno di noi, anche a chi all’inizio sembra refrattario. Il gatto suscita tenerezza, soddisfa il bisogno di coccole; il cane aiuta a crescere. Avere ed accudire un cane insegna la responsabilità verso gli altri, insegna a socializzare, ad accettare le nostre emozioni. Vivere col proprio cane è vivere quasi una simbiosi affettiva: lui intuisce i nostri sentimenti e vive empaticamente con noi che lo amiamo. Il mio Otto (nella foto n.d.r) corre ad asciugarmi le lacrime se mi vede piangere e se ne va solo quando lo rassicuro, ridendo, che è tutto a posto. Non sanno parlare? È vero, ma sanno il significato di molte parole e ci capiscono. Certo l’introduzione di un animaletto in casa passa attraverso diverse fasi: molti di noi hanno avuto all’inizio un pesciolino rosso, un canarino, un criceto, nel mio caso una coppia di scoiattoli Burundu e poi, solo in un secondo tempo un gatto, un cane o entrambi. La lunga trafila serve a convincere chi in famiglia magari non è d’accordo, ma poi soccombe con piacere all’amore…peloso. Perché dire di no ad un figlio che chiede in regalo un piccolo animale? Perché cresce, sporca e da da fare? Certo è così; l’animale tanto tenero, bisogna tenerlo presente sempre, nel giro di poche settimane è cresciuto ed ha esigenze impegnative. Inutile sperare nell’aiuto dei minori, perché all’inizio giurano e spergiurano che se ne occuperanno in prima persona, ma, passati i primi momenti di entusiasmo… mollano il colpo e scaricano tutto sugli adulti. Ma vuoi mettere la gioia, l’allegria, l’affetto che arrivano in famiglia? cancellano la fatica e l’impegno gravoso. Nove italiani su dieci confermano che vivere con un animale in casa ha fatto bene alla sua famiglia, ha portato feeling e buonumore. Inoltre, al di là dell’impegno non mantenuto, ai ragazzi (oserei dire ai bambini) il vivere con un animale è cosa molto educativa, perché porta ad assumersi la responsabilità, all’abitudine a riconoscere il diverso da sé ed i bisogni degli altri. A tutti fa bene anche sul fronte della salute perché aiuta ad abbassare lo stress, a muoversi, camminare, stare all’aria aperta, ma anche sul fronte dei sentimenti perché un animale trasmette e ci fa vivere emozioni che creano una relazione affettiva insostituibile, e questo fa star bene. Qualcuno dice -un animale no, poi quando se ne va si soffre troppo. - Accidenti se è vero! È uno dei momenti più duri della vita e, dato che noi sopravviviamo ai nostri amici, rischiamo di vivere la triste esperienza più volte. Ma vivere lo strazio di questi momenti aiuta: a sentirsi più uniti, insegna ad occuparsi dei più deboli e ad accettare quello che la vita ci riserva, anche i dolori e le separazioni inevitabili.
Ma come dicevamo all’inizio…bisogna provare per capire.  
        
Giuliana Pedroli, giornalista

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