![]() |
Disegno a matita di Flavio Lappo |
Le
situazioni che ci provocano un senso di tristezza, e quindi ci
allontanano dalla felicità, sono svariate. Ora
non andremo a toccare le vere forme di depressione che richiedono ben
altro, ma rivolgeremo la nostra attenzione su un aspetto che in certe
giornate primaverili e soprattutto autunnali dà un senso di
malinconia a molte persone: la pioggia. Perché le giornate piovose
provocano tanto malumore? Il sole rappresenta la vita, al contrario
le tenebre rimandano alla morte. Il tempo nuvoloso è una sorta di
anticamera ed è per questo che proviamo tristezza ed invochiamo il
ritorno del sole.
Quali
suggerimenti possiamo tenere presente per guardare le cose da altri
punti di vista?
Per prima cosa
che la pioggia è indispensabile alla vita e un sole sempre
splendente provocherebbe la morte. Sì, ma io sono triste,
continuerebbe a dirmi chi vive questi sentimenti. Cosa rispondere?
Sei triste perché vedi la tua tristezza solo dal tuo ristretto punto
di vista. Una visione allargata ti potrebbe far cogliere la necessità
della pioggia che ad esempio aiuta a far crescere quei fiori o quelle
pesche che tanto ti piacciono. Le tristezze gestibili dobbiamo
elaborarle in questo modo per esorcizzarle. Questo è il procedimento
che la filosofia sa offrirci per aiutarci a vivere meglio, ricordando
le tante conoscenze già dentro di noi che spesso scordiamo di
possedere. Rammentandocene possiamo superare con più facilità quei
piccoli ma fastidiosi stati d'animo e avviarci a vivere con più
serenità eventi fastidiosi come la pioggia. Se dopo questo discorso
siete ancora tristi per la pioggia, beh allora non vi resta che
aspettare di nuovo il sole: fortunatamente per molti secoli splenderà
ancora!
Maria Giovanna Farina
Nessun commento:
Posta un commento