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Disegno a matita di Flavio Lappo |
È importante
trovare una strada adatta per superare un momento critico, quel particolare
stato che blocca le parole e ci impedisce di dare la giusta immagine di noi
stessi. Sì, perché il problema è spesso quello di non riuscire a trasmettere
agli altri quello che veramente siamo; le nostre doti sono conosciute a pochi e
magari solo a noi stessi e questo stato di cose vorremmo cambiasse. Quando si è
lì davanti all’esaminatore, a un superiore o a chiunque possa incuterci timore,
si può superare il blocco ricordando una frase che è bene ripetersi per farla
diventare parte di noi: “Non me ne importa niente!”, ma se è vero che questa
convinzione in molti casi aiuta a prendere il giusto distacco, in altri può non
essere sufficiente. Andare all’esame molto preparati è fondamentale perché sarà
difficile essere messi in scacco, ma anche questo può non essere sufficiente
quando qualcosa di indefinito, da tempo ha bloccato la nostra capacità di
razionalizzare. Se mostriamo
insicurezza, la nostra interiorità diventa oggetto di esperienza per
l’altro che può abusare delle nostre debolezze e paure. Vi racconto un fatto di
cui sono stata testimone all’uscita di una scuola elementare. Uno scolaro di
quinta, da anni dileggiato dai compagni di classe e noto solo per il suo
carattere mite e poco competitivo, improvvisamente un pomeriggio stupisce
tutti. Sbotta dicendo: “Non sono più il Rossi di prima!” butta per terra lo zaino, si
rimbocca le maniche e mostra i pugni: “Dai!”. Tutti, compreso il provocatore di
turno, rimangono attoniti e nessuno fa un passo avanti. Mostrando il suo
coraggio, a tutti fino a quel momento sconosciuto, Luca ha creato quello che la
filosofia definisce “rottura
epistemologica”, cioè dare una svolta forte al pensiero tradizionale. Il
suggerimento che posso dare per far uscire allo scoperto la nostra vera natura
è quello di creare una rottura. Per prima cosa, come sempre, iniziamo dalle
situazioni più semplici: un nuovo look, un nuovo taglio di capelli che stacchi
molto col passato dà il primo segnale agli altri che non siamo più quelle o
quelli di prima. Prendiamo così pian piano coscienza del nostro possibile
cambiamento, poi la svolta radicale arriverà al momento giusto, quando saremo
pronti.
Maria
Giovanna Farina