Chi
per primo insegnò l’arte del dubitare? Socrate. Lui ci fece
comprendere quanto il dubbio sia un proficuo strumento per conoscere
e non un atteggiamento sterile fine a se stesso di chi non vuole
prendere una posizione, ma si crogiola eternamente nel luogo della
non scelta. Nulla ha a che vedere con gli ignavi di memoria dantesca,
coloro che eternamente sono condannati a sorreggere un’insegna:
come nella vita non presero mai posizione ora nel al di là devono
scegliere. Il nostro Socrate ci insegnò che il dubbio è utile dopo
la presa di coscienza della propria ignoranza, quando si sa
di non sapere si
può iniziare ad apprendere, ma si impara in piena auto
consapevolezza solo se si dubita, se le verità che ci vengono
propinate sono messe in discussione prima di essere prese per buone.
Allora si potrà giungere alla verità. Si doveva partire dalla
propria interiorità e metterla a confronto con la realtà esterna.
Platone, il più grande discepolo di Socrate, continuò sulla strada
del maestro per giungere ad affermare che la sensibilità è
illusoria e in questo modo aprì la strada ad una posizione scettica
riguardo la realtà, posizione che si contrappone all'unica certezza data fornita dalla ragione.
continua