Il dubbio è un’arte di Maria Giovanna Farina



Chi per primo insegnò l’arte del dubitare? Socrate. Lui ci fece comprendere quanto il dubbio sia un proficuo strumento per conoscere e non un atteggiamento sterile fine a se stesso di chi non vuole prendere una posizione, ma si crogiola eternamente nel luogo della non scelta. Nulla ha a che vedere con gli ignavi di memoria dantesca, coloro che eternamente sono condannati a sorreggere un’insegna: come nella vita non presero mai posizione ora nel al di là devono scegliere. Il nostro Socrate ci insegnò che il dubbio è utile dopo la presa di coscienza della propria ignoranza, quando si sa di non sapere si può iniziare ad apprendere, ma si impara in piena auto consapevolezza solo se si dubita, se le verità che ci vengono propinate sono messe in discussione prima di essere prese per buone. Allora si potrà giungere alla verità. Si doveva partire dalla propria interiorità e metterla a confronto con la realtà esterna. Platone, il più grande discepolo di Socrate, continuò sulla strada del maestro per giungere ad affermare che la sensibilità è illusoria e in questo modo aprì la strada ad una posizione scettica riguardo la realtà, posizione che si contrappone all'unica certezza data fornita dalla ragione.
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