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Foto di Marisa Colantonio |
A volte lo sconforto sale alla coscienza e non capiamo
nemmeno a cosa sia dovuto, percepiamo un malessere di fondo giungere fino in
gola ma non sappiamo come contrastarlo. Prima di affidarci a qualsiasi rimedio,
troviamo un angolo in mezzo alla natura, uno spazio anche piccolo ma solo
nostro. Non è difficile individuare un fazzoletto di verde con due alberi o dei
cespugli e qualche fiore: sediamoci lì e cerchiamo il più possibile di entrare
in contatto con la natura. Più volte mi hanno chiesto come si fa a svuotare la
mente e a non pensare: sedersi sull’erba e cercare di entrare in sintonia con i
fiori, le foglie, i fili d’erba e il profumo della natura è la strada giusta
per non pensare ad altro se non a questa esperienza semplice e capace di farci
ritrovare la pace interiore. Cosa c’è di meglio che la tranquillità dell’anima,
una pace ritrovata nel silenzio di una meditazione senza troppe pretese di
giungere chissà dove, quello che ci serve è ritornare alla semplicità che la
vita di oggi tende a distruggere. Annusiamo la vita attraverso la semplicità di
un rinnovato ascolto di noi stessi mettiamoci in ascolto silenzioso di noi
stessi: questo è il rimedio vincente.
Maria Giovanna Farina